Comunicato stampa 16 giugno 2021

 

I recenti fatti di cronaca hanno acceso una serie di interrogativi sull’implantologia dentale, dando luogo a dubbi e interpretazioni non sempre corretti.
Bisogna, innanzitutto, chiarire che, come in qualsiasi intervento chirurgico, si deve affrontare un percorso diagnostico preliminare che consenta all’Odontoiatra di verificare che ci siano presupposti tali da ottenere il risultato atteso – dichiara il Presidente dell’Associazione Nazionale Dentisti Italiani ( ANDI) di Firenze, Valerio Fancelli – basato sul rapporto di fiducia tra medico e paziente. Una implantologia “ragionata”, che permetta al paziente di ottenere un risultato in linea con le sue aspettative, ma in modo altrettanto affidabile e duraturo nel tempo.

L’implantologia dentale è una pratica protesica estremamente collaudata e sicura e i Dentisti italiani rappresentano un’eccellenza in questo settore. Gli insuccessi, statisticamente possibili, non raggiungono l’uno per cento dei casi, parametrati su numeri estremamente grandi. La minimizzazione di questi casi deriva, appunto, dalla buona pratica anamnesica preliminare ovvero dalla rilevazione dello stato di salute generale del paziente e il corredo di una precisa diagnostica per immagini, tutti parametri che consentono all’Odontoiatra di valutare i potenziali rischi terapeutici e indicare le alternative.

Altro aspetto fondamentale è la necessaria chiarezza nell’illustrare al paziente il piano terapeutico, l’osservanza dei controlli periodici e le corrette abitudini da adottare, sia per quanto riguarda l’igiene orale quotidiana che un corretto stile di vita generale.

Tutte queste attenzioni – conclude Fancelli – si rendono indispensabili perché non si può dimenticare che l’impianto dentale rappresenta un sistema completamente artificiale che viene inserito in un contesto, come quello della bocca, assolutamente naturale.”

Si ribadiscono dunque le poche regole auree per garantire i migliori risultati implantologici: rapporto fiduciario tra medico e paziente, attenta diagnosi preliminare, puntuali visite di controllo periodiche e corretti stili di vita.

È, infine, importante ricordare come il ruolo del Dentista sia divenuto sempre più importante nell’intercettare altre possibili patologie, grazie ai segnali che sono visibili attraverso la bocca e che permettono all’Odontoiatra di indirizzare eventualmente il paziente verso altri specialisti, intervenendo precocemente e riducendo le possibili conseguenze per il paziente stesso. Una forma di prevenzione che travalica quella legata esclusivamente alla salute orale e che, attraverso la buona abitudine di una visita di controllo periodica, rappresenta una ulteriore forma di prevenzione generale.